non hai capito niente di me.
le dissi fissandola negli occhi.
non hai capito assolutamente niente e se non ci sei riuscita in tutti questi anni difficilmente ci riuscirai mai.
mi meravigliai del tono della mia voce pacato e allo stesso tempo stridulo. spostai lo sguardo dagli occhi che mi fissavano attoniti alla bocca. notai una strana smorfia mentre le labbra si assottigliavano e gli angoli tendevano sempre più verso il basso.
non metterti a piangere adesso. sai che proprio non lo sopporto. pensi che tutto si risolva frignando? cerca di crescere, ragazza mia. sarebbe anche ora. invece parla, dimmi qualcosa, dammi una risposta ragionevole, dammi una motivazione che giustifichi il tuo assurdo comportamento e le tue accuse.
il tono della mia voce si era leggermente sollevato. continuavo a guardarla e lei taceva. il suo sguardo esprimeva disperazione, panico. questo non fece che accrescere la mia rabbia nei suoi confronti. mi resi conto che in quel momento la odiavo e che avrei solo voluto vederla sparire.
non hai capito niente di me, della vita, del mondo. non fai che trovare alibi e giustificazioni nelle tue assurde debolezze, nelle insicurezze che sventagli con assurdo orgoglio. orgoglio di che? mi fai pena, sai. ti ho sopportato per tutti questi anni, ho sopportato in silenzio tutte le tue manie e le tue fissazioni. adesso basta, non penso di riuscire ad andare avanti in questa farsa grottesca.
il mio tono era diventato assolutamente tagliente, volevo ferirla e farle del male, volevo farla sentire una nullità, quello che lei era. niente di più. continuava a guardarmi immobile, nessuna parola e nessun gesto. solo quello sguardo disperato, quegli occhi scuri e troppo profondi di cui non riuscivo a vedere il fondo. sentii che il mio odio stava per esplodere. scoppiai a ridere, una risata allegra e fuori da quel contesto. decisi che la commedia era finita, il sipario si stava per chiudere. sempre ridendo girai le spalle e mi allontanai con passo sicuro.
non l’ho più vista. non so che fine abbia fatto. me ne sono definitivamente liberata.
in questo post non c’è niente di autobiografico. è solo il bisogno di un attimo, per esorcizzare quel qualcosa che c’è dentro di me che spesso non mi permette di guardarmi allo specchio, riconoscermi e accettarmi. molto duro, crudo, doloroso, crudele. ma niente di più.
infatti chiudo con: I am what I am
I am what I am
I am my own special creation
So come take a look
Give me the hook
Or the ovation
It’s my world
That I want to have a little pride
My world
And it’s not a place I have to hide in
Life’s not worth a dam
Till I can say
I am what I am
I am what I am
I don’t want praise I don’t want pity
I bang my own drum
Some think it’s noise I think it’s pretty
And so what if I love each sparkle and each bangle
Why not see things from a different angle
Your life is a shame
Till you can shout out I am what I am
I am what I am
And what I am needs no excuses
I deal my own deck
Sometimes the aces sometimes the deuces
It’s one life and there’s no return and no deposit
One life so it’s time to open up your closet
Life’s not worth a dam till you can shout out
I am what I am
I am what I am
I am what I am
And what I am needs no excuses
I deal my own deck sometimes the aces sometimes the deuces
It’s one life and there’s no return and no deposit
One life so it’s time to open up your closet
Life’s not worth a dam till you can shout out
I am what I am
I am I am I am good
I am I am I am strong
I am I am I am worthy
I am I am I belong
I am
I am
Who whoooo etc.
I am
I am I am I am useful
I am I am I am true
I am I am somebody
I am as good as you
Yes I am
Hai spaventato pure me, fa effetto leggerlo. Sembra rivolto ad una suocera, é l’unica persona che mi viene in mente che si possa disprezzare cosí tanto.
Ormai é fatta se l’hai fatto, dimentica.
Bacio Xee
By: xeena on giugno 7, 2008
at 8:28 PM
No, Xee.
Molto, molto peggio.
Il disprezzo è nei confronti di se stessa.
Credo sia la cosa peggiore.
By: melania on giugno 7, 2008
at 9:27 PM
Per me hai fatto bene a non cercarla più. L’importante secondo me è non tenere rancore, perchè fa male anche a se stessi, logora interiormente.
Anche a me è capitata una cosa simile a quella che hai descritto.
By: Lorenzo on giugno 7, 2008
at 9:40 PM
@Lorenzo: non c’è niente di autobiografico, a dire il vero e per mia fortuna. sola la descrizione di una dissociazione schizofrenica, il disprezzo verso se stessi senza riconoscere se stessi.
By: melania on giugno 7, 2008
at 9:52 PM
Perché così crudele? Ne vale la pena?
By: Renato on giugno 7, 2008
at 9:55 PM
usa una parola Mel: misericordia, quella che permette attraverso un abbraccio di ricomporre le parti che si erano staccate. Guardandosi senza amore si vedono le parti di noi che non amiamo e non vediamo quelle che ci rendono amati. Non fare questo errore, perderesti la parte bella di Te.
Notte Mel
By: willyco on giugno 8, 2008
at 12:25 am
A Melà, sei quasi stata troppo buona
By: Oscar Ferrari on giugno 8, 2008
at 12:25 am
Ti lascio solo una canzone con un testo molto bello:
“Dammi un po’ di te,
la parte più dolce,
prendi un po’ di me,
respira più forte
Che viviamo un giorno da grandi noi.
Sapevamo prendere il vento e poi…..”
Buona domenica.
By: xeena on giugno 8, 2008
at 9:17 am
doloroso da leggere, ma, soprattutto con le note che hai aggiunto, mi pare esattamente quel che dici:bisogno di esorcizzare, di espellere qualcosa, catarsi….
Questo è, o almeno mi sembra.
Oddio, mi sembra tutto normale perche tendo al dissociato schizofrenico?
Buona domenica, baci
(qui piove, piove….meno male che la scorsa settimana a Roma ho potuto assggiare un pò di estate.
)
By: laura on giugno 8, 2008
at 9:44 am
(doloroso da leggere; e anche da scrivere,sicuramente.
Ma non mi sa di autortura, noin mi pare sia quello il senso di scrivere questo)
By: laura on giugno 8, 2008
at 9:48 am
@Laura: che bello sentirti. Sai che io e te qualcosa in comune ce l’abbiamo? Hai capito perfettamente.
No, nessuna autotortura. Solo una specie di esercizio, qualcosa che serve per l’appunto a esorcizzare ed espellere. Una liberazione.
Da me non piove, ma è grigio, freddo e c’è vento.
Ma io sono incredibilmente felice.
Buona domenica anche a te, baci
By: melania on giugno 8, 2008
at 9:50 am
è il vechio tema del doppio che ritorna…il doppio che è in ognuno di noi anche se molti fingono di non vederlo…non certo tu cara Mel.
Se vieni da me ti ho nominata….se ti va!
Baci
By: francesca on giugno 8, 2008
at 3:16 PM
commento la foto…di un film bellissimo… mulholland drive…
By: barbie on giugno 9, 2008
at 8:39 PM
si, Rita è bellissima e affascinante, ma io mi sono innamorato di Betty Elms…
bacio, M.
By: measumma on giugno 13, 2008
at 1:39 PM
@measumma: credo di poter capire, sai.
notte e bacio a te.
By: melania on giugno 13, 2008
at 11:42 PM