In quel caldo venerdì di agosto uscì dall’ufficio alle 13, una volta tanto puntuale. L’estate era finalmente esplosa dopo il ferragosto. Rabbrividì leggermente a causa della differenza di temperatura fra l’ufficio refrigerato e l’esterno. Raggiunse la macchina nel parcheggio canticchiando sottovoce una canzone degli Aerosmith che da qualche giorno le si era appiccicata addosso, come una pellicola. Nel frattempo ripensava a quella folle idea che l’aveva accolta la mattina al risveglio. Come una specie di folgorazione, un flash nella mente. Pur sapendo che era una pazzia aveva iniziato a prenderla seriamente in considerazione e in ufficio, con l’ausilio di internet, aveva iniziato a pianificare la settimana di ferie che aveva deciso di concedersi. A prescindere da tutto e da tutti. Una settimana tutta per sé.
Era andata anche oltre la semplice pianificazione, era passata ai fatti. Aveva prenotato un volo Ryanair per la mattina successiva, partenza da Alghero alle ore 10 e 45 e arrivo previsto a Stansted alle 12 e 20. Quindi con un bus in poco meno di un’ora sarebbe arrivata a Londra, Liverpool Street. Di seguito, con la metropolitana, avrebbe raggiunto Lancaster Gate, nel quartiere di Paddington dove aveva prenotato in un albergo, a soli 300 metri da Hyde Park, una camera singola per 7 notti a un prezzo a dir poco eccezionale. Il sito diceva Ultima occasione! 1 camera rimasta. E lei aveva deciso di non lasciarsi sfuggire questa occasione.
Nel corso della mattinata era anche passata in banca e aveva ritirato un po’ di sterline. Insomma, era riuscita a fare tutto.
Le figlie erano in vacanza con il padre e sarebbero rientrate la mattina successiva. Le aveva avvertite della sua partenza e anche del fatto che per una settimana avrebbero dovuto pensare al cane, ai gatti, alla casa. A tutto.
Aveva bisogno di lasciare quell’ isola per qualche giorno, di liberare la mente da tutti i pensieri che l’avevano affollata nell’ultimo periodo. Voleva scrollarsi di dosso quella strana sensazione di stanchezza e dare un senso e una svolta a quell’estate che le stava scivolando di dosso troppo in fretta. Sentiva la necessità impellente di stringere i pugni e sentire di averci qualcosa dentro.
A questo punto non aveva molto altro da fare. Il più era fatto. La decisione era stata presa. Sorrise, mentre guidava. Sorrise a se stessa. Ferma al semaforo sollevò gli occhiali da sole e si guardò nello specchietto retrovisore. Aveva una luce diversa nello sguardo, una luce che le piaceva. E anche gli occhi sorridevano. Finalmente.
20 agosto 2011 ore 22.21
Questo è un racconto o qualcosa del genere. Le cose che io scrivo nella categoria “fra fantasia e realtà”. Cose che sono successe ma in modo un po’ differente o cose che sarebbero potute succedere ma che non sono accadute.
Maria sta qua, nella sua casa e lunedì sarà in ufficio. Per il momento niente ferie e niente viaggio. Avrebbe voluto, vorrebbe, e non è detto che nel prossimo futuro non accada. Sarebbe potuto succedere e sarebbe stato semplice. Ha relamente cercato il volo, l’albergo, verificato i costi. Solo che in questo momento per motivi familiari e personali non è possibile.
A volte fa bene viaggiare anche solo con il desiderio, con la fantasia. Pensare a come sarà bello quando il desiderio si potrà realizzare. Poi ho capito che chi ha letto ha pensato che Maria realmente fosse partita e avesse raggiunto la sua adorata Londra. Purtroppo no. Ancora no.
Ecco! Tanto per rimanere in tema di fuga dalle isole
By: anto on agosto 19, 2011
at 9:17 PM
Hai visto che coincidenza, Anto?
By: maria on agosto 19, 2011
at 9:22 PM
Grande! 😉
By: Ifigenia on agosto 19, 2011
at 9:41 PM
Ho fatto un po’ di casino e la replica postata a Bruno qui sotto in realtà era per Ifi… il caldo fa brutti scherzi… (anche la mancanza di occhiali a volte)
By: maria on agosto 21, 2011
at 10:24 am
Un salutino veloce, ma stasera al mio ritorno me lo vengo a rileggere questo post 🙂
By: accantoalcamino on agosto 20, 2011
at 5:48 am
Ti stai godendo le vacanze? 🙂
By: maria on agosto 21, 2011
at 10:25 am
Racconta qualche impressione al tuo ritorno….forse ti scriverò due righe su una mia esperienza analoga di molti anni fa
By: lisboantigua on agosto 20, 2011
at 12:52 PM
Le mie impressioni… di Londra potrei parlare a prescindere, la conosco piuttosto bene. Ma vorrei rinverdire i miei ricordi… 😉
By: maria on agosto 21, 2011
at 10:26 am
Ma non l’avete ancora capito che Mel ha sbagliato volo e si è ritrovata nel pieno della pianura padana, con 45 gradi di temperatura e un tasso di umidità dell’85%?
E pretendeva pure di trovare aperto un pub irlandese…
By: aquilanonvedente on agosto 20, 2011
at 8:53 PM
Mel – che poi sarebbe Maria – ha asbagliato volo (sfiga o destino?).
Si ritrova in una terra desolata. La Padania.
45 gradi e umidità dell’85%.
Affranta, stanca. desolata.
Cosa le offre il popolo padano?
Minestrone BOLLENTE … !!!
Mica pretendeva il pub irlandese (andava a Londra)….
Ma il minestrone NO!!!!
By: maria on agosto 21, 2011
at 12:33 am
E perchè @Aquila ??? …. Nella Padania dei sogni, non esiste nemmeno un pub irlandese per chi l’ abbia nel cuore ?!? 😯
Pure i liberi ed accorati sogni, la @lega ha cancellato, ove non sia previsto di “mangiare pane e salame” versando lacrime antistoriche sulla resurrezione del @dio “po” ?!?
@Ifigenia …. ehm …. scusami se esporto un poco di lagna anche in questo spazio, che ci ospita cortesemente, salmodiando su @bossi & c. ……. ma,
Il tuo racconto, cara @Maria, sogno o non sogno, annulla comunque il sogno e lo muta in realtà, giacchè l’ emozione che ci trasmetti è reale, tangibile e …. se guardavi un poco più attentamente all’ altro lato della strada che ti portava al “Cancello di Lancaster” …. mi avresti facilmente riconosciuto, mentre ti guardavo canticchiando la bellissima canzone degli @Aerosmith” !
Un abbraccio …
@Bruno
By: cavaliereerrante on agosto 20, 2011
at 10:52 PM
Lo sarò. Anzi, per assurdo credo di esserlo proprio perché sto ancora qua,
Resisto.
Per una forma di amore che…
Sto qui.
Ma mi prenderò il mio tempo.
Quando sarà il momento.
vi lascio questa canzone che AMO e vado a nanna
By: maria on agosto 21, 2011
at 1:17 am
ogni viaggio è speranza tenue di libertà.
By: lameteora on agosto 21, 2011
at 8:37 am
Ogni viaggio reale o è sufficiente anche un viaggio con la fantasia?
By: maria on agosto 21, 2011
at 10:27 am
Bellissima …. @Maria, un “buona notte” a tutti, meraviglioso !
Per amore …. solo per amore …. vivere e morire, sognare e rivivere, ancora e poi ancora … per amore, sempre e comunque !!! 🙂
Sogni reali e dolci, Amica mia !
@bruno
By: cavaliereerrante on agosto 21, 2011
at 9:59 am
Buongiorno a TUTTI e anche a Te Bruno.
Auguro una domenica speciale a TUTTI
By: maria on agosto 21, 2011
at 10:29 am
e certo, noi isolane siamo confinate in mezzo al mare
By: anto on agosto 21, 2011
at 3:17 PM
di solito lo vedo come un privilegio.
A volte come una maledizione.
Faccio una media… 😉
By: maria on agosto 21, 2011
at 3:24 PM
Privilegio per noi continentali…
Vabbeh, no, sono troppo cattivo. In realtà a noi padani ci piacciono le isole e le isolane.
By: aquilanonvedente on agosto 21, 2011
at 9:59 PM
Non ho ben capito in cosa consista il privilegio per voi continentali. E neanche la tua cattiveria (che poi sarebbe la norma). Perché poi devi parlare al plurale? VI piacciono le isole e le isolane? Perché? Sulle isole non ci piove. Sono luoghi talmente diversi… diversi da quello a cui voi siete abituati. Poi, magari, non vi vanno bene proprio per questo motivo. Per quanto riguarda gli abitanti…. le donne isolane nello specifico. Mah… dubito assai. (scusa l’umore del momento che tende al baratro ma non so che farci)
By: maria on agosto 21, 2011
at 11:50 PM
Provo a rimediare. Le nuvole passano e torna il sereno.
Aquila, mi affido alla tua saggezza,
Nella mia cucina c’è una cimice verde e io provo ORRORE per le cimici verdi, HELP!!! Che fare? IO non uccido nessuna bestiola ma provo orrore… se mi si appiccica ai capelli? Vorrei solo bere dell’acqua e andare a nanna….
By: maria on agosto 22, 2011
at 12:15 am
ma com’è che i padani frequentano assiduamente i blog delle isolane?
By: Anonimo on agosto 22, 2011
at 11:05 am
Nel mio caso assiduamente non direi,
Spesso e volentieri mi snobbano…
By: maria on agosto 22, 2011
at 2:35 PM
Dimenticavo. In genere nei blog quando si commenta ci si firma. Poi ognuno è libero di fare quello che vuole, sia chiaro. Ma io trovo che l’anonimato sia una scelta non giusta. Siamo tutti adulti e responsabili di quello che diciamo, no?
A volte capita per errore, in questo caso ovviamente ritiro il mio commento.
By: maria on agosto 22, 2011
at 4:34 PM
scusami! Ero io che ho lasciato il messaggio, non mi sono accorta che mancasse la firma
By: anto6 on agosto 22, 2011
at 7:33 PM
Tranquilla, Anto.
Nessunissimo problema. 🙂
By: maria on agosto 22, 2011
at 8:17 PM
… a me è rimasta impressa la partenza da Alghero… per il momento non ero stato sfiorato dall’idea che fossi sarda 🙂
By: thewasteland on agosto 21, 2011
at 6:21 PM
davvero? Sarda, senza ombra di dubbio sarda…
By: maria on agosto 21, 2011
at 8:14 PM
Sarda sarda…
E vogliamo pure dire il numero di scarpe? 😀
By: aquilanonvedente on agosto 21, 2011
at 9:57 PM
IO non ho problemi ad ammettere che nonostante i miei 160 cm di altezza (poco di più) porto scarpe numero 39. Ecco. Detto. Non ho piedini da Cenerentola. E non mi interessa avere piedini da Cenerentola. Mi piacciono (si fa per dire) così come sono. Tu, Aquila, cosa porti? (notte, caro amico mio)
By: maria on agosto 21, 2011
at 11:54 PM
Beh, una bella sorpresa… alla buon’ora!!! Visto che ti seguo minimo di 5 anni (da quando stavi su…)… 🙂
Ma chistionas sardu o cadalanu? 🙂
By: thewasteland on agosto 24, 2011
at 2:51 am
l’importante è pensare..di partire…
By: marco on agosto 21, 2011
at 6:40 PM
…ma tu sei Marco che dico io?
Da quanto tempo…
By: maria on agosto 21, 2011
at 8:16 PM
Ciao Maria, la fantasia è il mezzo più economico che ti porta
ovunque il desiderio ti sollecita.
Conoscevo già il brano di Vecchioni (è uno dei cantautori che preferisco),
ed è sempre piacevole riascoltarlo.
Grazie di cuore
Gina
By: sonoqui on agosto 22, 2011
at 8:49 am
Hai ragione, Gina.
Cosa non si può fare con la fantasia?
Grazie a te.
Buon pomeriggio
By: maria on agosto 22, 2011
at 2:37 PM
Non c’era la funzione “replica” sul commento con il tuo numero di scarpe…
Io cosa porto di cosa?
By: aquilanonvedente on agosto 22, 2011
at 1:16 PM
Tu hai bisogno di ripetizioni sull’utilizzo di wordpress, e dire che lo usi da parecchio…
Dal momento che da un po’ di tempo a questa parte non si parla altro che dei miei piedi(ni) 😉 e del numero di scarpe che porto… e dato che io l’ho dichiarato apertamente (dopo essere stata più o meno sputtanata…). Mi domandavo: che numero di scarpe porta invece Aquila?
By: maria on agosto 22, 2011
at 2:41 PM
Ho letto. per quanto mi riquarda a Londra ci sei stata.Il sorriso ti è rimasto.
By: enzo on agosto 22, 2011
at 5:34 PM
E’ vero che il sorriso c’è.
Quindi per certi versi ci sono stata.
By: maria on agosto 22, 2011
at 5:43 PM
Maria, io viaggio spesso nel miei sogni, ma a Londra non ancora
faccio scalo.
Un bel giorno x te.
Mistral (ombreflessuose)
By: mistral on agosto 23, 2011
at 8:13 am
Londra è una città che ho amato molto, piena di bei ricordi.
Buon pomeriggio, Mistral
By: maria on agosto 23, 2011
at 3:46 PM
Non posso che augurarti che al più presto si risolvano i motivi familiari e personali e possa raggiungere la tua meta di persona e te la possa godere appieno, come meglio desideri. Intanto continua a viaggiare con quel che puoi e come puoi, in primis con la mente perchè credo ti venga veramente bene. Complimenti per lo scritto e… un sincero e forte abbraccio.
By: Chit on agosto 23, 2011
at 8:38 am
Speriamo davvero.
Grazie dell’augurio e di tutto.
Un grande abbraccio a te, Chit
By: maria on agosto 23, 2011
at 3:48 PM
Londra è assolutamente da vedere. Anzi, è assolutamente da VIVERE! 🙂
Simmy
By: S i m m y on agosto 23, 2011
at 3:21 PM
Sono del tutto d’accordo.
Londra è da vivere e da vedere.
🙂
By: maria on agosto 23, 2011
at 3:56 PM
A Londra c’è umido, mica la puoi girare con le infradito numero 39…
Ma perché non viene pure tu a Honolulu?
By: aquilanonvedente on agosto 24, 2011
at 8:13 am
Perché ce l’hai tanto con i miei poveri piedi(ni) che calzano infradito numero 39?
Sì, l’umidità tanto bene non mi fa, a dire il vero.
Vada per Honolulu, quando si parte?
Ovviamente questo è un invito… quindi paghi tu…
Mi passi a prendere sotto casa? 😉
By: maria on agosto 24, 2011
at 12:30 PM
Sotto casa, sopra, di lato…
Tanto il volo padania-honolulu è “flessibile”… 😀
By: aquilanonvedente on agosto 24, 2011
at 9:39 PM
Ho come l’impressione che tu mi stia scaricando…
Sotto, sopra, di lato…
La “flessibilità” ci sta… può andare bene…
Però…
Occhio Aquila… non vorrei che tu oltre che nonvedente ti dovessi dritrovare a essere… NONGAUDENTE? :mrgreene:
By: maria on agosto 24, 2011
at 11:23 PM
peccato sia solo un racconto, un desiderio non ancora esaudito, ma sognare è un privilegio permesso a tutti. Almeno questo. E poi, chissà: magari un giorno riuscirà a diventare realtà. Mai porre limiti alla provvidenza 😉 A me è successo proprio con un viaggio a Londra. Per la prima volta senza marito e figlia: non riuscivo a crederci finchè non ho toccato il suolo britannico, ma è successo!
By: primaepoi on agosto 25, 2011
at 11:15 am
Ma sì, si sogna e si spera.
E a volte i sogni si avverano.
Mi è già successo.
Quindi, per certi versi, ci conto.
😉
By: maria on agosto 25, 2011
at 4:47 PM
Magari ci ritorni. Io sto aspettando dal 1977: un po’ troppo, no?
🙂
By: nico on agosto 27, 2011
at 1:38 am
Magari sì.
E magari vado anche da qualche altra parte… il mondo è grande… 😉
By: maria on agosto 27, 2011
at 8:36 PM